Dal notaio per lasciare una somma di denaro nel testamento

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Posso lasciare una somma di denaro per testamento?

Il testamento è un atto personale, unilaterale e revocabile con cui il testatore dispone delle proprie sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere. Può contenere delle disposizioni a carattere patrimoniale e non patrimoniale. Le disposizioni a carattere patrimoniale sono quelle che hanno ad oggetto beni che fanno parte del patrimonio del testatore.

Nella prassi può accadere che il testatore decida di lasciare una somma di denaro ai suoi figli o ai più stretti congiunti, mediante un’attribuzione a titolo particolare definita giuridicamente dal legislatore come “legato”.

Il ruolo del Notaio

Il notaio può suggerire la migliore strada da intraprendere, al fine di rispondere alle esigenze del testatore. La sua figura e le sue competenze sono determinanti per comprendere al meglio l’inquadramento della fattispecie ed evitare effetti indesiderati al momento dell’apertura della successione. Pertanto, accerterà la volontà del testatore e offrirà il ventaglio di opzioni di seguito esposte per il caso in cui il testatore intenda attribuire una somma di denaro. Una disposizione espressa in modo generico potrebbe comportare l’insorgere di controversie tra gli eredi e i beneficiari di legati: si pensi ad un’espressione generica utilizzata dal testatore in un testamento olografo, redatto di suo pugno, senza l’assistenza di un operatore giuridico. Non sempre il testatore ha le conoscenze e le competenze tecniche e giuridiche, tali da poter rilevare la differenza tra le diverse possibilità e i differenti effetti che potrebbero produrre le sue parole.

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Modalità con cui lasciare una somma di denaro per testamento

A seconda della volontà del testatore, il lascito in favore del soggetto designato avente ad oggetto una somma di denaro può atteggiarsi in diverso modo. Il denaro può definirsi il bene fungibile per eccellenza e, pertanto, il suo inquadramento può essere oggetto di numerose interpretazioni. Infatti, di particolare importanza può diventare la precisazione delle modalità con cui reperire la somma di denaro, oppure il luogo in cui si trova la somma o anche il soggetto che dovrà corrisponderla.

Talvolta, la somma di denaro è solo indicativa, in quanto il testatore fa riferimento a un rapporto creditorio sorto con un istituto di credito. Si pensi al caso in cui vi sia una somma di denaro depositata su un conto corrente. Per tali ragioni, è necessario porre l’attenzione sulle singole soluzioni e analizzarle caso per caso con l’aiuto del notaio.

Indicazione del luogo in cui è sita la somma di denaro

Può accadere che il testatore voglia attribuire una somma di denaro che si trova in uno specifico luogo.

Il legislatore ha espressamente disciplinato tale figura nel Codice Civile nell’art. 651.

Due sono le caratteristiche più importanti:

  • L’indicazione del luogo in cui si trova la somma di denaro
  • La mancata indicazione dell’ammontare preciso della somma.

Ciò che caratterizza tale lascito, è l’importanza del luogo in cui si trova la somma di denaro. Il luogo, infatti, non si presenta come un mero elemento descrittivo, ossia un’indicazione per garantire una più facile ricerca e reperibilità della somma di denaro, ma rappresenta un criterio fondamentale per l’individuazione della stessa. Nel caso in cui la somma di denaro non si trovi in quel preciso luogo indicato nel testamento, al momento della morte del testatore, il lascito non produrrà effetti e il beneficiario non potrà usufruire della somma di denaro dal patrimonio del testatore.

Come sopra precisato, ulteriore elemento essenziale è l’indicazione generica della somma di denaro, senza la precisazione del suo ammontare. Al momento della redazione del testamento vi è un elemento di incertezza che solo al momento dell’apertura della successione, ossia della morte del testatore, sarà destinato a risolversi. Un esempio della disposizione da inserire nel testamento è: “Lego/lascio il denaro che si trova nella mia cassaforte al mio primo nipote.”

Può accadere che dal momento della confezione del testamento sino alla morte del testatore, la somma di denaro sia spostata dal luogo menzionato nell’atto di ultima volontà. Se la rimozione effettuata dal testatore è definitiva, l’attribuzione perderà effetto, costituendo una revoca della sua volontà. Se, invece, è temporanea, non vi saranno modifiche in relazione alla volontà del testatore. Nel caso in cui, invece, il testatore decida di disporre in vita della somma, ad esempio spendendo, acquistando beni, o investendo, il beneficiario non avrà alcun diritto sulle somme disposte per testamento, in quanto la disposizione si intenderà revocata per volontà del testatore. Si tratta in una delle ipotesi di revoca tacita per testamento.

Indicazione di una somma generica di somma di denaro

Può accadere che nel testamento vi sia una attribuzione avente ad oggetto una generica somma di denaro.

Tale legato si inquadra nel cosiddetto “legato di genere”: il testatore dispone di un bene determinato nel solo suo genere di appartenenza. In questo caso, l’attribuzione produrrebbe effetto indipendentemente se alla morte del testatore vi sia effettivamente nel patrimonio relitto la somma di denaro indicata nell’atto di ultima volontà. Per tali ragioni, si considera come un legato obbligatorio, ossia un’attribuzione che non produce effetti diretti e immediati alla morte del disponente, ma obbliga gli eredi in un secondo momento a corrispondere la somma di denaro ai soggetti indicati nel testamento.

Indicazione di una somma di denaro specifica

Questione ben diversa è l’assegnazione di una somma di denaro determinata solo e nella misura in cui questa si trovi nel patrimonio del testatore al momento della sua morte. In questo caso, se al momento dell’apertura della successione la somma di denaro non sia più presente nel patrimonio del testatore, in quanto quest’ultimo ad esempio ne ha disposto (si pensi al caso dell’utilizzo di quei soldi per l’acquisto di un bene), revocando quindi la sua volontà precedentemente espressa, il beneficiario non avrà diritto a quanto specificato nel testamento.

Indicazione di una somma di denaro relativa ad un rapporto di credito

Il testatore potrebbe avere l’intenzione più che di lasciare la somma di denaro, di lasciare i rapporti che ne derivano, ossia il rapporto di credito. Si pensi al caso in cui si precisi che la somma di denaro è depositata presso un istituto bancario. In questo caso la volontà potrebbe essere interpretata nel senso di assegnare per testamento il credito e non la somma: oggetto del lascito diverrebbe il credito e non il denaro.


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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©

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