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Acquisto tabaccheria dal Notaio: procedura e costi

Acquisto tabaccheria dal Notaio: procedura e costi

Acquisto tabaccheria dal Notaio: cenni generali

L’acquisto di un’azienda avviene con un contratto di cessione dal Notaio, che segue determinate regole e accorgimenti. In alcuni casi, gli accorgimenti devono essere particolari in relazione al tipo di azienda che si acquista.

Si pensi, ad esempio, ad una tabaccheria, la quale è un tipo di azienda che vende generi cosiddetti di monopolio. In questo caso, non si tratta di un’azienda come le altre, ma l’atto di cessione deve seguire delle regole proprie. Anche l’atto notarile deve contenere determinati elementi che riguardino l’applicazione delle particolari norme che riguardino il regime di Monopolio e per questo motivo occorre affidarsi a un Notaio per la fase preliminare e la fase di stipula dell’atto di cessione di una tabaccheria, come di qualsiasi altra azienda del genere.

L’acquisto di una tabaccheria: come procedere

La tabaccheria è innanzitutto un’azienda, quindi un complesso di beni organizzati per l’esercizio di un’attività economica. L’azienda si cede solitamente dal titolare che cessa la sua impresa ad un altro soggetto che intende avviarla. Si distingue, quindi, dall’impresa vera e proprio che corrisponde, appunto, all’attività economica.

Con l’azienda si cedono tutti i beni che servivano per esercitare quella determinata attività d’impresa:ne fanno parte beni mobili, beni immobili (il fabbricato o appartamento in cui si svolge l’attività), rapporti di debito e credito, rapporti contrattuali, segni distintivi dell’impresa.

Ad esempio, in una tabaccheria vengono cedute tutte le macchine elettroniche che servono ad esempio per emettere biglietti della lotteria, marche da bollo, per il gioco; vengono lasciate tutte le licenze necessarie per la vendita di generi di monopolio come appunto il tabacco. Generalmente tutto ciò che costituisce l’azienda viene ceduto.

L’acquisto è unitario o è cumulativo dei vari beni?

L’acquisto è unitario, nel senso che l’azienda è una universalità di beni, per cui si cede l’azienda nel suo complesso, non l’insieme dei beni che la compongono. Per questo motivo, di regola tutto ciò che componeva l’azienda tabaccheria viene trasferito al cessionario. Tuttavia, per quanto concerne alcune abilitazioni necessarie, occorre soffermare l’attenzione.

L’acquisto degli elementi che compongono l’azienda

La tabaccheria, come le altre aziende, si compone di un locale commerciale dove viene esercitata l’attività, oltre che di tutti i beni mobili inclusi. La regola è che tutto si trasferisca automaticamente con il rogito notarile e il Notaio darà atto di ciò, però le parti hanno l’autonomia di determinare ciò che venga acquistato e ciò che invece non si trasferisca.

Ad esempio, i rapporti contrattuali possono cessare, così come si può evitare di far passare la titolarità dei segni distintivi dell’azienda, quali il marchio, l’insegna e la ditta. Molto spesso, infatti, quando cambia l’acquirente cambia anche la ditta e se ciò avviene, nel rogito notarile il Notaio specificherà che l’acquirente con il trasferimento della tabaccheria non acquista la ditta (il nome) della precedente azienda ma ne avrà un altro.

Il corrispettivo di acquisto

Il prezzo per l’acquisto di una tabaccheria non può essere determinato liberamente. La valutazione di una tabaccheria dipende dai cosiddetti “aggi”, ovvero dai guadagni lordi che derivano dalla vendita dei prodotti gestiti con il regime del Monopolio di Stato, oppure le concessioni Lottomatica per il gioco, i servizi di pagamento bollettini Mav o F24, vendita valori bollati. Si tratta di prodotti per i quali non è prevista l’emissione di uno scontrino fiscale e hanno determinate percentuali di guadagno previste dallo Stato in maniera fissa. Per questa ragione, non vi è una valutazione basica sul prezzo di acquisto, ma la stessa varia in base al valore di vendita individuato partendo da un moltiplicatore previsto dalla legge.

Le variabili che determinano il prezzo sono differenti e riguardano la location della tabaccheria, lo stato del locale commerciale, la possibilità di ampliare l’attività con altri servizi, l'entità delle spese di gestione e conseguentemente dell'utile d'esercizio. Ecco dunque spiegato perché le valutazioni delle tabaccherie sono solitamente abbastanza elevate. Il costo di acquisto non è la unica spesa da affrontare, vediamo quindi quali spese fiscali sono ricollegate all’acquisto di una tabaccheria.

Quale imposta sconta l’atto notarile?

L’acquisto di una tabaccheria sconta l’imposta del 3% del valore dell’azienda, calcolato come sopra abbia definito. Quindi in primo luogo occorre valutare l’azienda secondo i detti parametri, spesso facendo ricorso a una perizia; in secondo luogo si calcola il 3% di quel valore e ciò corrisponde all’imposta di registro. A questo si affianca poi l’imposta di bollo.

Quanto costa il rogito notarile?

Oltre alle imposte fiscali, occorre pagare l’onorario del Notaio, che dovrebbe essere regolarmente fisso, salvo ipotesi di acquisti di azienda particolarmente complesso.

Le spese successive al rogito

Successivamente al rogito, l’acquirente di una tabaccheria deve provvedere al pagamento di un’ulteriore spesa. Questo obbligo viene in ogni caso preso davanti al Notaio, in quanto il venditore dichiara nell’atto di non avere null’altro a pretendere in ordine alle spese relative alla gestione dell’azienda.

In particolare, si paga la cosiddetta “una tantum”, o altrimenti detta tassa novennale: si tratta di una imposta aggiuntiva da pagare subito dopo l’acquisto della tabaccheria e poi successivamente ogni nove annui. Si paga in sostanza allo Stato la possibilità di gestire in esclusiva un’azienda che garantisca servizi di Monopolio.  Viene calcolata con precisione in base ai vantaggi ottenuti con gli incassi e per la prima volta si provvede subito dopo il rogito con F24 in un’unica soluzione o in forma dilazionata in 12 rate mensili supportata da una fideiussione bancaria o assicurativa speciale.

Quali altre spese possono esservi nel caso di acquisto di una tabaccheria?

A volte lo stesso Notaio può consigliare il rilascio di una fideiussione bancaria, posta a garanzia della gestione dei vari servizi di Monopolio offerti al pubblico. Oltre a questo, spesso si paga anche il corso di formazione necessario per esercitare l’attività.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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