Come si firma l’atto notarile

Come si fa una firma

Come si firma l’atto notarileOggigiorno le persone che firmano un documento con il proprio nome e cognome in modo leggibile e comprensibile non sono molte e anche a causa dell’avvento della tecnologia si tende a scrivere maggiormente con dispositivi elettronici come il computer, il cellulare o il tablet e si perde l’abitudine della scrittura manuale.

Ciò ha determinato sempre di più nel corso degli anni la personalizzazione della propria firma con sigle o segni grafici che talvolta è davvero difficile ricondurre alla firma classica con nome e cognome. È però importante stare attenti a come si sottoscrive un qualsiasi documento per evitare che questo non abbia valore ufficiale e produrre effetti. Vediamo come essere sicuri che la propria firma non porti dei problemi soprattutto negli atti pubblici notarili.

Come essere sicuri dell’autore della firma dal notaio

Può essere capitato di firmare delle scritture private senza il notaio in maniera del tutto indipendente anche solo con una sigla, ma il problema che si pone attiene all’autenticità della firma, ossia che la stessa provenga proprio da quella persona.

La legge offre garanzia e certezza attraverso l’autentica notarile per evitare che una persona possa in un momento successivo disconoscere, come propria, la firma apposta su un documento. Con l’autentica di firma, infatti, il notaio attesta che la sottoscrizione presente sul documento sia quella del suo presunto autore in modo tale da non determinare alcuna incertezza in merito.

Firmare l’atto notarile

Quando si va dal notaio per concludere un contratto con cui si compra casa, oppure per pubblicare il testamento o anche per aprire una società, dopo la lettura dello stesso da parte del notaio bisognerà procedere alla sottoscrizione, ossia alla firma dell’atto pubblico notarile in calce e a margine.

Spesso il notaio precisa che la firma deve avvenire con nome e cognome, per disteso e sottolinea l’importanza della sua leggibilità. Ma perché ciò avviene? Non è possibile firmare con una sigla o come solitamente si firma un documento? Vediamo innanzitutto che funzione ha la firma dell’atto notarile e come deve essere effettuata.

Si firma prima con il nome o con il cognome?

Non è possibile firmare l’atto pubblico notarile con una sigla o un simbolo che possa essere rappresentativo della propria persona: la legge impone che la firma avvenga con il nome e il cognome.

Una delle domande che può capitare di porsi è se si firmi l’atto pubblico notarile prima con il nome o con il cognome; non essendovi una norma che stabilisca un ordine preciso, tutte le volte in cui le norme richiedono la sottoscrizione di un atto con <<nome e cognome>>, si presume che sia opportuno firmare prima con il nome e successivamente inserire il cognome.

Autentica di firma

La firma ha lo scopo di attribuire la paternità di un documento e delle dichiarazioni a una determinata persona e quindi, per evitare che in un secondo momento la firma apposta possa essere contestata dal suo stesso autore, è possibile ricorrere al pubblico ufficiale, come il notaio, affinchè provveda ad eseguire la cosiddetta autentica.

Con l’autentica di firma il notaio attesta che la sottoscrizione presente su un documento è sicuramente quella del suo presunto autore: ad esempio se una persona conclude un contratto con un’altra, non potrebbe evitare di eseguire il contratto (si pensi al pagamento di una somma di denaro) solo affermando che la firma del primo non appare essere autentica.

Come si firma se si è analfabeta

La legge notarile è molto severa sul punto in quanto nel caso in cui una persona si rechi allo studio del notaio e dichiari di non essere in grado di firmare l’atto, dovrà dichiararne la causa. Perché è importante?

Questa dichiarazione è di fondamentale importanza per il notaio perché in assenza di sottoscrizione, l’atto pubblico notarile è nullo. In questo particolare caso però la legge notarile tutela coloro che non sono in grado di sottoscrivere perché analfabeti, o perché ciechi o per avere qualche malattia che immobilizzi gli arti. A tal proposito il notaio, per rendere valido l’atto pubblico notarile, dovrà provvedere a scrivere nell’atto la mancata sottoscrizione della parte e la causa che lo ha determinato.

Cieco che non sa firmare

Nel caso in cui il cieco non sappia firmare, al momento del rogito notarile dovranno essere presenti due assistenti, scelti dal cieco che non devono avere dei particolari requisiti, ma devono essere semplicemente delle persone di cui la parte cieca si fida: avere la fiducia del cieco quindi rappresenta l’elemento essenziale per essere idonei a ricoprire tale ruolo.

Esiste però una particolarità che va rispettata in quanto anche gli assistenti del cieco dovranno firmare l’atto pubblico notarile anteponendo, però, alla propria sottoscrizione le parole <<il testimone>>, come affermato dalla legge sui ciechi.

Firma non leggibile dell’atto notarile

La Cassazione ha affermato che la firma che viene apposta davanti al notaio può valere anche se non particolarmente comprensibile.

Il notaio essendo un pubblico ufficiale è diligente nell’assolvere le sue funzioni e richiederà sempre che sia apposta con nome e cognome, leggibile per disteso, proprio come imposto dalla legge notarile; il notaio infatti, qualora le firme non siano apposte proprio come la legge impone, potrà subire delle sanzioni. Per evitare di incorrere in problemi è sempre preferibile affidarsi al notaio e in particolare alle sue indicazioni sulla modalità della sottoscrizione, firmando l’atto pubblico notarile con nome e cognome.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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