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Chi paga il Notaio nella compravendita immobiliare

Chi paga il Notaio nella compravendita immobiliare

Chi paga il Notaio nella compravendita immobiliare e perché? E ancora: chi paga il Notaio è anche colui che lo sceglie? Vediamo qual è la consuetudine per la scelta del Notaio nelle compravendite immobiliari.

Ci siamo! Abbiamo scelto la casa dei nostri sogni, verificato che quanto messo a budget sia sufficiente e verificato in via informale che la banca potrebbe – salvo verifiche formali – concederci un muto. Ora non resta che firmare il rogito d’acquisto e pagare il Notaio. Ma chi paga il Notaio nella compravendita immobiliare?

I costi del Notaio nella compravendita immobiliare sono in carico all’acquirente. Chi acquista il bene immobile, sia esso un terreno, un capannone, o un’abitazione tra le spese da sostenere dovrà includere le spese del Notaio.

Chi paga il Notaio nella compravendita immobiliare ha anche l’onere e l’onore di sceglierlo, è infatti consuetudine che sia l’acquirente a individuare il Notaio di sua fiducia. Nulla vieta, naturalmente, che se l’acquirente non ha un professionista di fiducia possa affidarsi a quello suggerito dall’agenzia o dal compratore.

Infatti la scelta del professionista non garantisce alcun “favoritismo” o vantaggio in termini economici: il Notaio è un pubblico ufficiale, agisce secondo la legge e tutela tutte le parti coinvolte nella compravendita, essendo il suo compito quello di essere garante della legittimità dell’atto.

La parcella del Notaio sarà recapitata all’acquirente: all’interno della parcella troverà non solo l’onorario del Notaio, quanto cioè dovuto per le verifiche preliminari, l’eventuale stesura e registrazione del contratto preliminare, gli accertamenti sulla regolarità catastale e sulla prestazione energetica dell’edificio oggetto della compravendita, ma anche le imposte che deve versare.

Chi paga il Notaio nella compravendita immobiliare paga attraverso di lui le imposte dovute

Una delle ragioni per cui il Notaio lo paga chi acquista è che attraverso di lui si pagano le imposte relative alla compravendita immobiliare.

Vediamo come: se acquistiamo casa da un privato oltre il prezzo della casa dovremo pagare anche le imposte di registro, ipotecaria e catastale.

Le imposte ipotecaria e catastale sono fisse e sono 50 euro ciascuna, mentre l’imposta di registro è una percentuale sul valore catastale dell’immobile. Il valore catastale è un valore nominale che non corrisponde al prezzo ma si calcola in questo modo: rendita catastale (si trova sulle schede catastali) rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente che se acquistiamo una prima casa è 110 se acquistiamo una seconda casa è 120.

Una volta individuato il valore catastale, possiamo calcolare l’imposta di registro: il 2% di questo valore se acquistiamo una prima casa; il 9% se acquistiamo una seconda casa.

Le imposte di registro, ipotecarie e catastali saranno versate dall’acquirente al Notaio che provvederà a sua volta a versarle all’erario.

Se invece acquistiamo casa da un costruttore entro i primi 5 anni dalla sua costruzione o dalla sua ristrutturazione le imposte catastali, di registro e ipotecarie sono pari a 200 euro ciascuna, ma sull’immobile grava l’IVA al 4% questa volta sì del prezzo dell’abitazione se si tratta di prima casa, al 10% se invece stiamo acquistando una seconda casa; al 22% se acquistiamo una casa di particolare pregio o valore storico (cat. catastale A/1, A/8; A/9). L’Iva sarà versata al costruttore, naturalmente non al Notaio.

Se stiamo acquistando un terreno agricolo (e non siamo agricoltori) l’imposta di registro è del 12%; le imposte ipotecarie e catastali rimangono invariata a 50 euro ciascuna; se stiamo acquistando un terreno edificabile l’imposta di registro è del 9%.

Anche in questo caso l’acquirente verserà le imposte al Notaio.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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