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Fare impresa: ecco quando serve il Notaio

fare impresa dal notaio

Dal notaio per fare impresa

Quando si intende avviare una impresa, occorre procedere attraverso differenti procedure a seconda di quello che è il tipo di impresa che si vuol fare. A prescindere da tutto, occorre affiancarsi a vari professionisti nelle varie fasi dell’attività imprenditoriale.

Quando occorre andare dal notaio?

È questa la questione che cercheremo di affrontare in questa sede. Quando si avvia una impresa si contatta sempre un commercialista che si occupi delle questioni relative al bilancio, ovvero analizza il tipo di società e la situazione finanziaria dell’imprenditore per capire come procedere, oltre ad occuparsi degli adempimenti ad esempio da fare presso il Registro delle Imprese. Il Notaio, invece, come vedremo, si occupa del rogito notarile necessario per dare validità ad un verbale che necessita di un atto pubblico, in alcune e determinate fasi dell’attività di impresa. Passiamo quindi ad analizzare quando e come serve il Notaio per fare impresa.

I vari tipi di impresa

Quando si parla di fare impresa, occorre fare le dovute differenze. Non tutti i tipi di impresa sono uguali. Innanzitutto occorre distinguere le imprese individuali dalle imprese collettive. Le imprese individuali sono attività economiche esercitate da una sola persona, la quale decide di aprire una ditta individuale e di gestirla autonomamente. Questo è il caso in cui serve meno il Notaio in quanto non occorre un atto costitutivo di una impresa, ma appunto basta effettuare alcuni adempimenti burocratici dal commercialista per procedere. L’impresa collettiva, invece, è appunto la società, per costituire la quale occorre quasi sempre il Notaio. È una impresa svolta da più persone, che il più delle volte devono mettersi d’accordo per l’adozione delle decisioni fondamentali relative all’attività imprenditoriale. È quindi nel caso dell’impresa societaria che interviene maggiormente il Notaio.

In quali tipi di società occorre il notaio?

Per fare impresa serve il Notaio nel caso della società di capitali soprattutto, essendo una società nella quale si investe un ingente capitale e nella quale la società acquisisce la personalità giuridica; diventa, dunque, un soggetto separato dai suoi soci. Nel caso, invece, delle società di persone, il Notaio è necessario in alcuni casi, ad esempio per la costituzione della snc.

La costituzione della società

Per fare impresa, innanzitutto occorre partire da un atto costitutivo, sempre parlando di una società e non di una ditta individuale. Per questo atto costitutivo serve il Notaio in quanto esso va stipulato per atto pubblico e non è sufficiente una scrittura privata. Ciò in quanto questo atto va successivamente iscritto al Registro delle imprese e occorre procedere con una serie di adempimenti che vengono fatti appunto dallo studio notarile.

Più il capitale è elevato più occorre la consulenza preventiva anche di un Notaio, oltre che del commercialista. Il Notaio può consigliare, in relazione a quelle che sono le leggi, il tipo di società che sia più adatto ai soci. In questa fase, verifica l’identità, la presenza della documentazione necessaria e lo scambio del denaro per l’avvio dell’impresa. Si inizia a fare impresa sempre partendo da una base di capitale, che viene versato come inizio dell’attività nelle casse della società.

Occorre un minimo di capitale per l’avvio dell’impresa?

Sì, la legge prevede un minimo legale per avviare una impresa. Questo minimo non c’è per le società di persone, mentre per le società di capitali è pari a 50.000 euro per quanto riguarda le società per azioni e 10.000 per le società a responsabilità limitata. Queste ultime possono ridurre il capitale, applicando una normativa diversa, fino a un euro. In questo senso, il Notaio è necessario anche per effettuare questo controllo.

Chi deve andare dal Notaio per l’avvio dell’impresa collettiva?

Tutti coloro che vogliono fare impresa partecipando attivamente ad una società, nella fase di sua costituzione devono essere presenti. Da ciò deriva che tutti i soci della costituenda società devono intervenire e firmare dal Notaio l’atto costitutivo, versando in quella sede la propria parte di conferimento necessario per formare il capitale sociale.

Il ruolo del Notaio nella vita dell’impresa

Fare impresa vuol dire gestire continuamente la propria attività e spesso occorre riunirsi in assemblea per adottare le decisioni fondamentali. In altre circostanze, basta la riunione di un consiglio di amministrazione per adottare decisioni più ordinarie. Per quel che concerne le assemblee, esse possono essere ordinarie o straordinarie. Soprattutto per quanto riguarda le assemblee straordinarie, che servono per modificare lo statuto sociale e cambiare aspetti importanti, serve andare dal Notaio. Il Notaio riveste il ruolo di segretario e quindi redige il verbale assembleare, stipulato dunque per atto pubblico. In seguito, provvede all’iscrizione dello stesso presso il Registro delle Imprese. Si pensi, ad esempio, all’ipotesi in cui una società deve aumentare il proprio capitale sociale mediante nuovi conferimenti: è un tipico caso in cui occorre il verbale notarile.

Modificare lo statuto sociale

Spesso i soci intendono modificare alcuni aspetti della propria attività imprenditoriale e per farlo devono modificare lo statuto sociale, ad esempio inserendo alcune clausole. Anche questo vuol dire fare impresa e per farlo nel rispetto della legge, soprattutto se si tratta di società di capitali, serve un verbale redatto in forma notarile, poi iscritto al Registro delle Imprese.

Dal notaio per chiudere l’impresa

Anche nella fase finale dell’attività imprenditoriale, quando una impresa collettiva si estingue o fallisce, occorre l’intervento del Notaio. Sicuramente vi è differenza a seconda che si tratti di una società di persone piuttosto che di una società di capitali. In questo ultimo caso, va convocata un’assemblea straordinaria, la quale ad esempio attesti le perdite della società, in conseguenza delle quali la stessa presenta un capitale sociale inferiore al minimo legale ed è costretta a sciogliersi, se non riesce a risanarsi. Dopo l’approvazione di un bilancio di liquidazione, è dinanzi al Notaio che l’assemblea deve verbalizzare la messa in stato di liquidazione della società.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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